Stretto tra l’Adriatico, i rilievi del Gran Sasso e della Maiella, il territorio abruzzese rivela una regione eccezionalmente verde, che conta tre Parchi Nazionali e oltre dieci tra riserve nazionali e regionali. La zona montuosa dell’Appennino copre oltre il 65% della superficie, mentre quella litoranea è caratterizzata da un’ampia fascia collinare dove si concentra la maggior parte della produzione vitivinicola.
Il clima
Il clima, generalmente mite in prossimità dell’area costiera, si fa continentale nelle aree montuose più interne. Ciò che rende unico questo territorio è la breve distanza che separa i rilievi dal mare, poche decine di chilometri percorribili in poco più di trenta minuti di automobile; tale prossimità genera forti escursioni termiche tra giorno e notte che, associate ad una buona ventilazione, ad una piovosità ideale e un’ottima insolazione, garantiscono alla vite un microclima ideale e le migliori condizioni per la crescita di vitigni autoctoni particolarmente adatti a produzioni di altissima di vini fermi e spumanti.
Infatti, le uve abruzzesi come Montepulciano, Trebbiano abruzzese, Pecorino, Passerina, Montonico e Cococciola, e in particolar modo quelle a bacca bianca, rappresentano dei veri e propri «gioielli» del patrimonio vitivinicolo regionale, caratterizzate da alta acidità e bassa gradazione, due qualità ottimali per la nascita di spumanti Metodo Italiano.