Con 630 accreditati, 32 giornalisti stranieri e i dirigenti delle maggiori guide dei vini d’Italia, “Words of wine” ha segnato un altro grande successo per i vini abruzzesi, suggellandone l’ascesa sulla ribalta internazionale.
Condotto da Gioacchino Bonsignore del Tg5 e dalla sommelier Adua Villa, l’evento si è svolto nell’ambito del Wine Tour 2013 che ha portato i più importanti giornalisti enologici internazionali a conoscere i vini e la cultura enogastronomica delle quattro province abruzzesi.
La competizione, nata per incentivare la promozione e la valorizzare dell’immagine dell’Abruzzo enoico, ha premiato:
Categoria stampa italiana ed estera
- vini rossi: Luciano Ferraro (Corriere della sera)
- vini bianchi: Paolo Massobrio (La Stampa)
Categoria stampa specializzata
- Daniele Maestri (Bibenda)
Categoria stampa online
- Italia: Alessio Noè (Gambero Rosso.it )
- estero: Giancarlo Politi (Flash art on line)
Categoria Radio:
- Radio 24 “Voci D’Impresa”: ha ritirato il premio la caporedattrice Radio 24 Maria Piera Ceci
Categoria TV Italia
- Italia: La7 con la trasmissione “Fuori di gusto”, premio ritirato da Tinto che insieme a Fede è conduttore del programma
- estero: Class CNBC Bloomberg
Categoria fotografia e documentari
- Linea Verde (RAI), si è aggiudicata il premio per la categoria , che ha ritirato Rosaria Rumbo, responsabile del programma.
Bruno Vespa ha ricevuto il premio speciale “Abruzzese DOC”.
Per le firme abruzzesi sono stati premiati Silvano Barone (TG3 Regione), Antonio De Frenza (Il Centro), Andrea Taffi (il Messaggero), Marco Patricelli (il Tempo), Berardino Santilli (Abruzzoweb) , Pasquale Tritapepe (Agricoltura Oggi), Rete 8 , premio ritirato da Pasquale Pacilio.
La cerimonia di consegna dei premi è stata arricchita dai tanti apprezzamenti e spunti di riflessione sollevati dai grandi nomi dell’enologia italiana ed estera presenti all’evento.
Julie Arkell, giornalista-guru del vino internazionale, e che spesso appare nei programmi della BBC dedicati al vino, ha ricordato nel suo intervento che:
“i produttori Abruzzesi stanno facendo molto nella comunicazione ma possono fare ancora di più. Dovete essere coraggiosi, dovete far conoscere la vostra storia, le vostre bellezze, e quindi i vostri vini”.
Il giornalista Bruno Vespa ha spiegato che secondo lui “il Montepulciano d’Abruzzo ha molto in sé del carattere degli abruzzesi: la forza e la flessibilità. Questa giornata in questo premio mi ricorda l’infanzia e i profumi del Cerasuolo del mio paese”.
Enzo Vizzari, a capo delle guide Espresso per ristoranti e vini, ha voluto dare una scossa ai produttori abruzzesi “dovevate cominciare prima a fare comunicazione, a raccontare i vostri vini. Il vino cresce quando si gioca su tre fattori: la qualità, l’identità e il marketing”.
A Vizzari ha risposto Alfredo Tesio, volto noto della televisione di stato della Danimarca e amante dell’Abruzzo “noi dall’estero abbiamo scoperto da tempo le qualità dell’Abruzzo e dei suoi vini”.
Sono intervenuti anche Marco Sabellico (curatore guida dei vini del Gambero Rosso e di Gambero Rosso Channel), Marco Bolasco (Direttore editoriale Slow Food Editore), il Brand Manager di Vinitaly Gianni Bruno, Davide Paolini (il Gastronauta – Radio 24).
Davide Oldani, chef stimato a livello internazionale, tanto da aver fatto una serie di lezioni in università statunitensi, tra cui Harvard, sulla comunicazione del cibo, ha espresso un concetto che deve guidare il miglioramento nell’enogastronomia: “La sostanza non cambia, è la forma che si evolve, e su questo si deve lavorare per far conoscere sempre più i vini abruzzesi”.
Franco Maria Ricci, numero uno di Bibenda e presidente della Associazione Mondiale Sommelier, ha ricordato il grande spazio dato dalla sua rivista ai vini abruzzesi “noi abbiamo sempre saputo del valore dei vini abruzzesi, abbiamo sempre creduto in un grande futuro per questa regione che ha tutto per diventare importante a livello mondiale”.
Altri giornalisti esteri hanno parlato di come i nostri vini abbiano ancora grandi potenzialità di crescita all’estero: Constanze Reuscher, del popolarissimo giornale tedesco Die Welt, ha spiegato le particolarità del mercato tedesco, mentre Emy Kameyama, presidente della Associazione Sommelier del Giappone, ha detto come i vini abruzzesi, soprattutto il Montepulciano “siano particolarmente adatti per associarsi ai sapori della cucina giapponese, così diversa dalla cucina occidentale. Questo è un qualcosa su cui lavorare per far conoscere meglio i vini abruzzesi nel Sole Levante”.
Infine alcuni tra i giornalisti stranieri coinvolti nel Wine Tour, di grande spessore quali Susan Hulme , Andrew Catchpole, Chaim Helfgot, dopo giorni passati a visitare e conoscere meglio i produttori abruzzesi e i loro vini hanno parlato di livelli altissimi raggiunti dai nostri vini, che anche loro che si intendono di vino non sospettavano, e di cui parleranno sui media che si occupano del vino in tutto il mondo.
Ai vincitori del premio è stato consegnato “Il Calice di Onice” realizzato appositamente per il Words of Wine dallo scultore abruzzese Ettore Spalletti, uno degli artisti italiani più stimati all’estero, che ha esposto al Guggenheim Museum e al MOMA di New York, al Musee d’art Moderne di Parigi e quattro volte alla Biennale di Venezia.