I VINI TUTELATI DAL CONSORZIO

I vini abruzzesi esprimono appieno lo spirito del territorio.

Ricalcano nelle sfumature e nel carattere sincero, i tratti salienti degli abitanti di questa terra, una realtà dove l’esperienza enologica si rinnova giorno dopo giorno nel solco della tradizione, con un occhio sempre attento alla sperimentazione e ai gusti dei consumatori.

Il Consorzio tutela i vini a Denominazione di Origine Controllata: Abruzzo Doc, Montepulciano d’Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc, Villamagna Doc.

Inoltre, statutariamente, tutela anche i vini a Indicazione Geografica Tipica: Colline Pescaresi Igt, Colline Teatine Igt, Colline Frentane Igt, Colli del Sangro Igt, Del Vastese o Histonium Igt, Terre di Chieti Igt, Terre Aquilane o Terre de L’Aquila Igt.

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Tuteliamo i vitigni autoctoni
e il lavoro dei viticoltori.

ABRUZZO DOC

Nuove tutele per nuove esigenze.

La DOC “Abruzzo” è nata per tutelare e valorizzare i principali vitigni autoctoni regionali, in particolare Pecorino e Passerina, capaci di soddisfare anche i consumatori più attenti ed esigenti con vini freschi, fruttati ed eleganti.

Attraverso la DOC “Abruzzo” si è voluto identificare in maniera diretta il territorio di provenienza di questi vini, a garanzia della loro qualità, tipicità e origine.

A partire dalla vendemmia 2010 sono proposti al mercato vini di assoluta qualità, prevalentemente bianchi autoctoni, frutto di un intenso lavoro prima nei vigneti e poi in cantina.

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC

Portabandiera dei vini abruzzesi è tra i più grandi vitigni a bacca rossa d'Italia.

Il Montepulciano d’Abruzzo da solo rappresenta oltre l’80% del totale dei vini a denominazione prodotti in Abruzzo ed è tra i primi tre vini DOC prodotti in Italia. Riconoscerlo è facile: un invitante rosso rubino intenso, l’inconfondibile profumo di frutti rossi, fiori e spezie, il sapore asciutto, morbido, giustamente tannico, rendono il Montepulciano d’Abruzzo unico.

Numerosi documenti storici dimostrano che il vitigno Montepulciano è presente nella regione sin dalla metà del ‘700 e che ha trovato in questa terra il suo posto d’elezione. Coltivato in passato nella Valle Peligna, in provincia de L’Aquila e nelle colline interne della provincia di Pescara, a partire dagli anni ‘50 del secolo scorso la coltivazione del Montepulciano si è estesa a tutta la fascia collinare litoranea e oggi costituisce il principale vitigno rosso d’Abruzzo.

Il Montepulciano d’Abruzzo DOC viene ottenuto unicamente da vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano, la cui altitudine non deve essere superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno.

Il Montepulciano d’Abruzzo è ottenuto quasi esclusivamente dalle uve del vitigno omonimo, con l’eventuale piccola aggiunta (max 15%) di altre uve provenienti da vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione nel territorio abruzzese.

Il Montepulciano è un vitigno vigoroso e mediamente tardivo (la maturazione si colloca quasi sempre tra la prima e la seconda decade di ottobre), adattabile a vari sistemi di coltivazione, resistente e generoso; dà origine a vini dalle caratteristiche organolettiche decisamente interessanti, di immediata piacevolezza se bevuto giovane (da sei-otto mesi sino a diciotto mesi dalla vendemmia, come avviene in molti dei vini di fascia economica), mentre dimostra di essere complesso e di stoffa superiore se maturato a lungo in botti di rovere.

Per la provincia di Pescara, dalla vendemmia 2006 del Montepulciano d’Abruzzo, sono state riconosciute due sottodenominazioni: “Terre dei Vestini” e “Casauria o Terre di Casauria”. Dalla vendemmia 2010, invece, per la provincia di Chieti è stata riconosciuta la sottozona “Teate” mentre per la provincia de L’Aquila sono state riconosciute le sottozone “Terre dei Peligni” e “Alto Tirino“.

CERASUOLO D’ABRUZZO DOC

Rosato affascinante dal caratteristico color rosso ciliegia, eredita dal vitigno tutte le sue virtù.

Il Cerasuolo d’Abruzzo si ottiene dalle uve Montepulciano utilizzando una particolare tecnica di vinificazione, ossia limitando il periodo di fermentazione in presenza delle bucce a poche ore oppure mediante una vinificazione “in bianco”. Si tratta di un metodo antico, da sempre diffuso in terra d’Abruzzo, che nel corso degli anni ha subito una costante evoluzione tecnica pur rimanendo sempre fortemente legato alla tradizione.

La sua straordinaria freschezza unita all’eleganza dei suoi profumi fa del Cerasuolo d’Abruzzo un vino particolarmente piacevole e affascinante. Il suo odore è gradevole, delicatamente vinoso, fruttato, fine e intenso; il sapore è secco, morbido, armonico e delicato, con retrogusto mandorlato.

TREBBIANO D’ABRUZZO DOC

Vino bianco dalle grandi potenzialità, ha trovato in Abruzzo il suo ecosistema ideale.

Dell’esistenza del vitigno Trebbiano in Abruzzo vi è testimonianza sin dal XVI secolo quando Andrea Bacci, nella sua opera “De naturali vinorum historia”, segnala la presenza nel Fucino e nell’area Peligna di un vino ottenuto da uve Trebulanum.

Oggi il Trebbiano d’Abruzzo DOC è ottenuto dalle uve dei vitigni Trebbiano d’Abruzzo e/o Trebbiano Toscano con il concorso di altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nel territorio della regione Abruzzo, da soli o congiuntamente fino a un massimo del 15%. Di colore giallo paglierino, si fa ricordare per il suo gradevole bouquet di fiori e frutta, fresco, dal sapore asciutto e armonico.

Le uve destinate alla produzione del Trebbiano d’Abruzzo DOC vengono ottenute unicamente da vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano, la cui altitudine non sia superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno.

Il Trebbiano è un vitigno a germogliamento medio-tardivo così come la maturazione che indicativamente va dal 20 settembre al 10 ottobre. È coltivato in Abruzzo su oltre 10.000 ettari, di cui circa 4.000 iscritti all’albo, dai quali si ottiene una produzione di vino DOC superiore ai 190 mila hl/anno.

Per quanto poco considerato tra i vitigni nobili, proprio in Abruzzo il Trebbiano ha trovato un ecosistema ideale, ottenendo risultati rilevanti sia con vini giovani di buona piacevolezza sia con vini di straordinaria longevità ottenuti con la fermentazione o con la maturazione in grandi o piccole botti di rovere. Da seguire con interesse perché ha tutti i numeri per affermarsi nel panorama enologico nazionale ed internazionale ed aumentare la già nutrita cerchia di estimatori.

VILLAMAGNA DOC

Vino rosso dalle grandi prospettive

Che il territorio di Villamagna, in provincia di Chieti, fosse un territorio particolarmente vocato alla viticoltura di qualità era noto da tempo, ma che dalla volontà di un piccolo gruppo di produttori potesse nascere una nuova ed interessante denominazione di origine pochi avrebbero scommesso.

Invece, nella convinzione che nel territorio di Villamagna e di alcuni comuni limitrofi, si può produrre un rosso di grande struttura, dalla vendemmia 2011 è nata la DOC Villamagna, costituita da un solo vino rosso, nella versione base e riserva, che si propone di raggiungere importanti traguardi qualitativi.

Tante funzioni, un unico obiettivo difendere la qualità dei Vini d’Abruzzo.

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