IL CONSORZIO TUTELA VINI D’ABRUZZO E LE DOC

Di admin | Monday February 20th, 2023 |

Il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo è un’associazione senza scopo di lucro, nata nel 2002, costituito fra tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo, che si propone di tutelare, valorizzare e curare gli interessi relativi alle denominazioni di origine controllata del territorio regionale, attività che il Consorzio svolge, giorno dopo giorno, con la massima determinazione. Quella stessa determinazione che i suoi soci – viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, sempre attenti alla qualità – mettono nel loro lavoro: dalla cura del vigneto alla scrupolosità nella trasformazione delle uve, dalla diligenza nell’invecchiamento all’attenzione per le esigenze dei clienti. Il Consorzio tutela le principali denominazioni regionali: Montepulciano d’Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc, Abruzzo Doc, Villamagna Doc.

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO

Nel 2018 si è celebrato il cinquantesimo anniversario della denominazione del Montepulciano d’Abruzzo, il più rappresentativo tra i vini abruzzesi. Numerosi documenti storici dimostrano infatti che il vitigno Montepulciano è presente nella regione sin dalla metà del ‘700, dove ha trovato la sua terra d’elezione. Coltivato in passato nella Valle Peligna (provincia di L’Aquila) e nelle colline interne della provincia di Pescara, a partire dagli anni ‘50 la sua coltivazione si è estesa a tutta la fascia collinare litoranea ed oggi costituisce il principale vitigno rosso della regione. Da solo rappresenta oltre l’80% del totale dei vini a denominazione prodotti in Abruzzo ed è tra i primi tre vini doc prodotti in Italia. E’ un vitigno a bacca rossa, dal grappolo mediamente compatto di forma piramidale conica, spesso alato, e acino allungato con buccia pruinosa e consistente. Di maturazione piuttosto tardiva, dà un vino dal colore rosso rubino e profumi di viola, ciliegia, frutti di bosco, liquirizia, di immediata piacevolezza se bevuto giovane o di grande spessore se maturato a lungo in botti di rovere. Il Montepulciano d’Abruzzo Doc viene ottenuto unicamente da vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano, la cui altitudine non deve essere superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno; la superficie su cui è coltivato si aggira sui 13.700 ettari. È ottenuto quasi esclusivamente dalle uve del vitigno omonimo. La resa massima di uva non deve superare i 140 q.li per ettaro e la gradazione alcolica minima al consumo deve essere pari all’11,5% vol. La versione “Riserva” prevede che i vini siano affinati per almeno 2 anni, di cui 9 mesi in botti di legno nell’area di produzione. La gradazione alcolica minima al consumo deve essere pari al 12% vol. Per la provincia di Pescara, dalla vendemmia 2006 del Montepulciano d’Abruzzo, sono state riconosciute due sotto denominazioni: “Terre dei Vestini” e “Casauria o Terre di Casauria”. Dalla vendemmia 2010, invece, per la provincia di Chieti è stata riconosciuta la sottozona “Teate” mentre per la provincia de L’Aquila sono state riconosciute le sottozone “Terre dei Peligni” e “Alto Tirino”.

TREBBIANO D’ABRUZZO

Dell’esistenza del vitigno Trebbiano in Abruzzo vi è testimonianza sin dal XVI secolo quando Andrea Bacci, nella sua opera “De naturali vinorum historia”, segnala la presenza nel Fucino e nell’area Peligna di un vino ottenuto da uve Trebulanum. Oggi il Trebbiano d’Abruzzo DOC è ottenuto dalle uve dei vitigni Trebbiano d’Abruzzo e/o Trebbiano Toscano con il concorso di altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nel territorio della regione Abruzzo, da soli o congiuntamente fino a un massimo del 15%. Di colore giallo paglierino, si fa ricordare per il suo gradevole bouquet di fiori e frutta, fresco, dal sapore asciutto e armonico.

Le uve destinate alla produzione del Trebbiano d’Abruzzo DOC vengono ottenute unicamente da vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano, la cui altitudine non sia superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno. Il Trebbiano è un vitigno a germogliamento medio-tardivo così come la maturazione che indicativamente va dal 20 settembre al 10 ottobre. È coltivato in Abruzzo su oltre 10.000 ettari, di cui circa 4.000 iscritti all’albo, dai quali si ottiene una produzione di vino DOC superiore ai 190 mila hl/anno. Per quanto poco considerato tra i vitigni nobili, proprio in Abruzzo il Trebbiano ha trovato un ecosistema ideale, ottenendo risultati rilevanti sia con vini giovani di buona piacevolezza sia con vini di straordinaria longevità ottenuti con la fermentazione o con la maturazione in grandi o piccole botti di rovere. Da seguire con interesse perché ha tutti i numeri per affermarsi nel panorama enologico nazionale ed internazionale ed aumentare la già nutrita cerchia di estimatori.

CERASUOLO D’ABRUZZO

Il Cerasuolo d’Abruzzo si ottiene dalle uve Montepulciano utilizzando una particolare tecnica di vinificazione, ossia limitando il periodo di fermentazione in presenza delle bucce a poche ore oppure mediante una vinificazione “in bianco”. Si tratta di un metodo antico, da sempre diffuso in terra d’Abruzzo, che nel corso degli anni ha subito una costante evoluzione tecnica pur rimanendo sempre fortemente legato alla tradizione. La sua straordinaria freschezza unita all’eleganza dei suoi profumi fa del Cerasuolo d’Abruzzo un vino particolarmente piacevole e affascinante. Il suo odore è gradevole, delicatamente vinoso, fruttato, fine e intenso; il sapore è secco, morbido, armonico e delicato, con retrogusto mandorlato.

VILLAMAGNA

Che il territorio di Villamagna, in provincia di Chieti, fosse un territorio particolarmente vocato alla viticoltura di qualità era noto da tempo, ma che dalla volontà di un piccolo gruppo di produttori potesse nascere una nuova ed interessante denominazione di origine pochi avrebbero scommesso. Invece, nella convinzione che nel territorio di Villamagna e di alcuni comuni limitrofi, si può produrre un rosso di grande struttura, dalla vendemmia 2011 è nata la DOC Villamagna, costituita da un solo vino rosso, nella versione base e riserva, che si propone di raggiungere importanti traguardi qualitativi.

ABRUZZO

La DOC “Abruzzo” è nata per tutelare e valorizzare i principali vitigni autoctoni regionali, come Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico, capaci di soddisfare anche i consumatori più attenti ed esigenti con vini freschi, fruttati ed eleganti. Attraverso la DOC “Abruzzo” si è voluto identificare in maniera diretta il territorio di provenienza di questi vini, a garanzia della loro qualità, tipicità e origine. A partire dalla vendemmia 2010 sono proposti al mercato vini di assoluta qualità, prevalentemente bianchi autoctoni, frutto di un intenso lavoro prima nei vigneti e poi in cantina.

COME RICONOSCERE LE PRODUZIONI DOC?

Il Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Abruzzo e Villamagna DOC sono vini tracciabili dalla vigna alla bottiglia, il cui intero percorso produttivo è controllato e documentato. Utilizzando il Contrassegno di Stato che univocamente identifica ciascuna bottiglia, dal 1 dicembre 2018 è possibile scoprire caratteristiche e provenienza dei vini abruzzesi.

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